23 giugno 2008

Gratitudine





Addormentata è la notte, si spande attorno a me, dormiente di un sonno profondo.
L'orologio segna le 3.35 ed il silenzio ovattato della città è colonna sonora che mi accompagna.
Ed io qui, mentre cerco di fermare sulla carta questi momenti, sono giorni da ricordare per i continui mutamenti, per i messaggi che ora riesco magicamente a decifrare, ogni singola giornata al suo finire, assume un significato, una sua valenza.
Ed io ne ho la vivida e tangibile percezione, una sottile quanto impalpabile paura s'impadronisce di me. Percepire con chiarezza lo scorrere del tempo, poterlo toccare e sentirlo scivolare su di se, avendo la consapevolezza che quegli sguardi, gli abbracci, gli incontri, le casualità non siano poi alla fine, tanto casuali, ma nascondano nel loro profondo, essenza di verità.
Come reale è, quell'esserino fragile di donna, che ieri ho stretto forte a me, in un lungo, eterno abbraccio, profondo e blu come lo è solo l'oceano quando si perde là, nelle viscere della terra.
Come vera è, la battaglia che ha intrapreso, lancia in resta, contro la leucemia. E la lezione che sta offrendo a tutti noi, è qualcosa di cui non si può non farne tesoro.
Grande piccola amica, la guardo e non vedo l'esile figura qual'è, in lei oggi ritrovo quel colosso di rodi, che si erge in tutta la sua possanza, lei emana un'energia benevola, ti fagocita con la sua forza, in un vortice di speranza, tale da togliere il fiato.
Questo è un anno da ricordare per i suoi cambiamenti, per quest'estate che mai come quest'anno vuole scrollarsi da dosso quella pesante etichetta di "leggerezza", per rivestire un ruolo di maestra di vita, offrendo a coloro che li sapranno cogliere, grandi insegnamenti.
Ed allora, grazie per tutto quello che mi sta accadendo, grazie per la magia di questo dono offertomi, incondizionatamente, grazie per l'immensa ricchezza d'animo che mi riempie il cuore e mi fa sentire così speciale, grazie a tutti coloro che inconsapevolmente, mi hanno fatto capire qual'è il mio compito, e grazie perchè ora so, che i granelli d'amore che ho seminato, giacciono nell'angolino più recondito del cuore di coloro che lo hanno saputo ricevere e custodire.
Ed io sento, che in loro è rimasta una piccola parte di me, e questo mi fa sentire immensamente bene.
Grazie a te, piccola Carmen, che mi permetti di ritrovarti e di starti accanto, ora che la tua lotta si sta facendo più dura, e nell'attesa che la prossima vittoria, ti restituisca l'unico e solo bene prezioso della vita, contemplando l'orizzonte attenderò che l'isolamento del trapianto ti riconduca a noi, con il tuo brillante sorriso di sempre.


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